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Il Metodo P.a.s.q.u.a.l.e.

pasquale popolizio

Il Metodo P.a.s.q.u.a.l.e., o anche Metodo Pasquale, è la possibilità offerta ad aziende, associazioni, PA, esponenti politici e professionisti, di realizzare un’analisi dettagliata delle loro attività di comunicazioneinterna ed esterna, ed in particolare sul Web.

In oltre 30 anni di esperienza ho realizzato decine e decine di piani ed attività di comunicazione, cartacea e sul Web.
Penso che sia necessario partire dallo stato dell’arte dei programmi e delle attività, per poi decidere cosa e come fare.

Il Metodo consiste in oltre 150 attività da analizzare, dalla firma utilizzata nelle email, alle caratteristiche comunicative e tecniche del sito Web, dal piano editoriale del blog, alle attività sui social.

Al termine dell’analisi realizzerò un report che potrà essere a disposizione dei fornitori del committente, e potrò anche affiancare le aziende, associazioni e professionisti nella realizzazione di ottime pratiche comunicative.

L’investimento per l’azienda, l’associazione o il professionista che decide di richiedere il Metodo P.a.s.q.u.a.l.e. è minimo, se si pensa ai mancati guadagni e ai costi che si sostengono per attività non efficaci.

Maggiori informazioni sul Metodo P.a.s.q.u.a.l.e.

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Al via il primo Corso Universitario per Web Community Manager

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Un altro grande risultato raggiunto da tanti soci di IWA Italy, colleghi, professionisti, associazioni, rappresentanti di aziende e anche da me, sulla strada della formazione, qualificazione e riconoscimento delle nostre competenze di professionisti del Web.

L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza e l’Associazione Italian Digital Revolution organizzano, per la prima volta in Italia, corsi di formazione online basandosi sui profili di competenza professionale ICT operanti nel Web previsti dalla norma UNI 11621-3.

Il primo corso, che partirà a settembre 2018, è per il profilo di competenza professionale del Web Community Manager.

Il corso, come quelli che seguiranno, sarà fruibile online, e rivolto a disoccupati, lavoratori e liberi professionisti, in possesso del diploma o laurea, che desiderano qualificarsi o sviluppare le loro competenze digitali per soddisfare le richieste di aziende e pubbliche amministrazioni, oltre che per operare proficuamente come liberi professionisti.

In seguito saranno attivati i corsi di formazione per ulteriori profili di competenza professionale come Frontend Web Developer, ICT Security Manager, Web Security Expert e Web Project Manager.

Per ottenere maggiori informazioni e per iscriversi al corso, la pagina UNITELMA dedicata al corso offre tutte le indicazioni.

 

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Storia del Web, storia che diventa presente e futuro

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Ieri, 4 aprile, ho tenuto una lezione su “Storia del Web” nell’ambito del Master in Media Entertainment dell’Università degli Studi Link Campus University di Roma.
Ho preparato la lezione, tra le tante cose, rileggendo il libro Com’è nato il Web di James Gillies, Robert Cailliau e sfogliando un altro libro, The Seven Keys to Effective Web Sites. L’URL del libro non è più disponibile, ma ho recuperato altri URL e informazioni presso Archive.org.
Ho rivisto anche lo splendido Lo and Behold, di Werner Herzog, in Italia disponible anche su Netflix.

Ho di nuovo ripercorso, insieme ai discenti, dei momenti che hanno contribuito a modificare in modo netto la nostra economia, il modo di avere rapporti personali, e anche, se si può dire, la gestione della nostra vita.

Man mano che ne parlavo, mi commuovevo; si, mi commuovevo, ripensando, ad esempio, a visionari come Ted Nelson, che nel 1963 coniò il termine Hypertext e che nel film di Herzog viene definito dal regista, dopo che Nelson gli aveva detto che tutti lo definivano pazzo “To us, you appear to be the only one around who is clinically sane!”

Mi commuovevo mostrando la più vecchia pagina Web ancora esistente.

E mi commuovevo pensando a tutti gli sforzi che dovette fare Tim Berners-Lee per vedersi approvare dal CERN il suo progetto di Web.

E mi sono commosso anche ripercorrendo tutti gli sforzi di pionieri della Rete Internet e del Web in Italia, come ad esempio Stefano TrumpyLaura Abba e Oreste Signore: ho regalato alla classe un paio di copie del Quaderno Happy Birthday Internet Society pubblicato dall’ISOC Italia nel 2012.

Il nostro presente e futuro deve guardare ad un uso consapevole della Rete, un suo uso intelligente, basato sul buon senso.
Un vero Paese democratico si vede anche dalla possibilità di dare ai ragazzi, agli anziani, ai professionisti, a tutti i cittadini, anche conoscenza sulla Rete e sul Web.

Non sono necessari i guru; sono necessari impegni seri, budget, professionisti e buona volontà.

Solo in questo modo si potranno formare i futuri cittadini che potranno diventare manager; si potranno avvicinare gli anziani alla Rete; le Aziende potranno svelare gli inganni e le truffe dei tanti guru che infondono scienza pura senza aver letto e studiato un libro di marketing o sul Web e che realizzano siti Web fotocopia, senza riguardo agli standard, all’usabilità e all’accessibilità.

Ieri uno studente ha scoperto che poteva, con Archive.org recuperare il contenuto di un suo sito Web che credeva perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia (cit. Blade Runner).

E’ compito di tutti noi, di quelli più esposti e in prima linea nel settore, fare di tutto perché cresca la qualità e la quantità della conoscenza sulla Rete Internet, sul Web e sul loro uso più consapevole.

 

 

 

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